Immenso e fragile: un racconto dal Nord

RAGNAR AXELSSON

Immenso e fragile: un racconto dal Nord

allo Spazio Reale di Monte Carasso

(qui il link al sito)

«Racconti e atmosfere da un mondo alla fine del mondo», così la curatrice Enrica Viganò ha presentato i lavori del fotografo islandese Ragnar Axelsson, esposti a SpazioReale nell’ex Convento delle Agostiniane di Monte Carasso da mercoledì 8 maggio fino al 30 giugno. «Immenso e fragile: un racconto dal Nord». Questo il titolo dell’esposizione che racchiude un viaggio nei luoghi più estremi della Terra: tra i ghiacci dell’artico della Siberia alla Groenlandia, passando per l’Islanda e le Isole Faroe. A raccontarne i dettagli erano presenti questo pomeriggio, oltre alla curatrice della mostra e critica d’arte Enrica Viganò, anche il Municipale Renato Bison, capodiscastero Educazione, cultura, giovani e socialità, Rossana Martini, direttrice del settore Cultura ed eventi della Città e Corrado Bionda, presidente dell’associazione Claro-Pizzo.

I sogni e la realtà

«Questa è una mostra che affascina per la sua immensa e quasi straniante bellezza, spingendoci a riflettere sul futuro del nostro pianeta», ha rilevato Enrica Viganò nel presentare l’allestimento. Un sogno, quello di fare di fare il fotoreporter che ha accompagnato Axelsson fin da bambino: «Voleva raccontare le storie attraverso il suo obiettivo». E man mano che questo percorso prendeva forma, per l’artista si delineava con sempre più forza il problema dello scioglimento dei ghiacciai. Come lo stesso Axelsson ha raccontato alla curatrice: «È visibile ed impressionante, lo strato congelato si ritira di 100 metri ogni anno. È dura accettare questa verità. Quello che posso fare con le mie fotografie è aggiungere un tassello al quadro globale».

 

 

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